Anche oggi l’appuntamento con le dritte in formato breve di Coolturama, da gustare in pausa caffè.
Questa va presa al volo, perché durerà solo fino al 2 giugno: su YouTube è disponibile gratuitamente e in alta qualità Celebration Day, il video dell’ultimo concerto dei Led Zeppelin, tenutosi nel 2007 a Londra dopo 37 anni dallo scioglimento del gruppo.
L’unica altra occasione in cui gli Zeppelin avevano accettato di riunirsi dopo la morte di John Boham era stata per il Live Aid del 1985, ma i risultati avevano lasciato a desiderare, quindi da allora c’erano stati molti concerti della coppia Page-Plant, ma più nessuna esibizione dei tre superstiti.
E’ successo solo una volta e poi mai più, e va detto che i tre (coadiuvati da Jason Boham, figlio di John, alla batteria) sembrano non aver mai smesso di suonare: niente di nostalgicamente antiquato, solo pura energia che non ha perso un grammo di aggressività, sensualità e rumore.
Qui trovate il concerto (ancora per poco):
E qui la scaletta per andare alla canzone desiderata:
Good Times Bad Times 0:01:43
Ramble On 0:04:54
Black Dog 0:10:38
In My Time Of Dying 0:16:31
For Your Life 0:28:22
Trampled Under Foot 0:35:17
Nobody’s Fault But Mine 0:42:17
No Quarter 0:49:16
Since I’ve Been Loving You 0:58:41
Dazed and Confused 1:07:04
Stairway To Heaven 1:18:58
The Song Remains The Same 1:27:47
Misty Mountain Hop 1:34:24
Kashmir 1:39:32
Whole Lotta Love 1:49:38
Rock And Roll 1:58:01
Ieri è morto l’artista contemporaneo Christo (nato nel 1935 in Bulgaria come Christo Yavachev), profeta della land art, noto per l’abitudine di “impacchettare” monumenti e paesaggi naturali, nonché per il grande progetto The Floating Piers sul Lago d’Iseo nel 2016.
Sul suo sito (condiviso con la moglie Jeanne-Claude Denat de Guillebon, che è sempre stata parte integrante dei progetti), c’è una selezione delle sue opere più note.
Infine, visti i tempi di pandemia che hanno galvanizzato ancora più del solito l’armata dei complottisti, su Netflix è disponibile un interessante documentario in tre parti intitolato Dentro la mente di Bill Gates (Inside Bill’s Brain: Decoding Bill Gates).
Come suggerisce il titolo, si tratta di un’esplorazione di ciò che passa per la testa al fondatore della Microsoft nonché per molto tempo uomo più ricco del mondo. Ci si muove tra materiale d’archivio, interviste molto personali a lui e alla moglie Melinda, gesta del passato e progetti del presente, che ormai non hanno a che fare con l’informatica ma con la sua fondazione a scopo benefico.
Poi si può anche continuare a pensare che il buon Bill abbia creato il covid in laboratorio, ma è indubbiamente affascinante cercare di capire come ragiona e che carattere abbia un uomo che, all’apparenza, è molto più che un imprenditore, ma un vero e proprio geniaccio più simile al John Nash di A Beautiful Mind che a Donald Trump.
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