Guardare il documentario di Netflix Conversazioni con un killer: Il caso Bundy (Conversations with a Killer: The Ted Bundy Tapes, 2019) può essere in un certo senso – in un senso piuttosto lato – un’esperienza piacevole: il piacere di uno spettatore che guardi un thriller pieno di colpi di scena e dal finale ignoto, oppure... Continue Reading →
Rolling Thunder Revue: il circo Dylan è in città per illudervi
La prima parola pronunciata da Robert Allen Zimmerman, in arte Bob Dylan, nel nuovo documentario di Netflix Rolling Thunder Revue: Martin Scorsese racconta Bob Dylan (2019), è “Saigon”. “Saigon” proprio come la prima parola di Apocalypse Now (1979), pronunciata da Martin Sheen/Capitano Willard nell’affresco visionario di Francis Ford Coppola sulla guerra del Vietnam: “Saigon. Merda,... Continue Reading →
Born in the U.S.A.: il grande equivoco del rock’n’roll
Era il 4 giugno 1984, un mese esatto prima della 207esima Festa dell’Indipendenza statunitense, e il cantautore americano Bruce Springsteen diede alle stampe il suo settimo album. Il titolo? Born in the U.S.A. Considerando che Springsteen aveva sfornato il suo primo disco ben undici anni prima, che Born In the U.S.A. non è nemmeno considerato... Continue Reading →
Perché Rocketman avrà meno successo di Bohemian Rhapsody
Se c’è un pregio di Rocketman che anche i suoi detrattori non potranno negare, è la sua capacità di assomigliare in tutto e per tutto, nel bene e nel male, al suo protagonista: grandioso, kitsch, non convenzionale, zuccheroso, sincero, simpatico, un po’ vacuo. In fondo Elton John, il protagonista di cui stiamo parlando, non è... Continue Reading →